Vinitaly, il prestigioso festival del vino italiano, continua a prosperare e a crescere anno dopo anno, consolidando la sua posizione come uno dei più grandi eventi nel settore vinicolo a livello mondiale. Fondata nel 1967 a Verona, questa manifestazione ha visto una costante espansione, sia in termini di partecipazione che di portata globale.
Le principali aree tematiche di Vinitaly 2024
– Intercettare le tendenze di consumo e garantire una rappresentazione evolutiva del settore in linea con le esigenze del mercato. È uno degli obiettivi delle aree tematiche di Vinitaly che, anche quest’anno, traccia diversi percorsi di matching domanda-offerta sempre più a trazione internazionale.
-Organic Hall (area C, nuova posizione – 9^ edizione), salone dedicato al vino biologico certificato prodotto in Italia e all’estero che quest’anno conta cento aziende, con la presenza di espositori internazionali provenienti da Ungheria, Slovenia e Austria. Confermate per il 2024 l’Enoteca Bio e le degustazioni in collaborazione con FederBio e Vi.Te
-International Wine Hall (tensostruttura D), padiglione dei paesi produttori esteri che scelgono Vinitaly quale loro vetrina espositiva a partire dalle aziende aderenti al progetto Open Balkan (Serbia, Albania e Macedonia del Nord), Francia con le maison di Champagne, Georgia, Ungheria, Brasile, Armenia, Sudafrica e Grecia.
-Mixology (1° piano Palaexpo), la sezione espositiva e che esprime l’arte dei cocktail e della miscelazione di vini, liquori e distillati sulla base dei nuovi trend internazionali. In programma nei quattro giorni di manifestazione, masterclass guidate dai bartender più talentuosi e in voga.
-Micro Mega Wines – Micro size, mega quality (area C, nuova posizione – 3^ edizione). È l’unità espositiva all’insegna di “piccolo è bello” ideata dal wine writer Ian D’Agata per Vinitaly. Al centro del progetto le produzioni di nicchia a tiratura limitata
Alcuni numeri e perché partecipare
Il Vinitaly del 2024, giunto alla sua 56esima edizione, si svolgerà dal 14 al 17 aprile, saranno presenti produttori da oltre 30 nazioni per ben 4000 cantine partecipanti.
Lo scorso anno l’evento vedeva oltre 29mila operatori internazionali su un complessivo di 93mila presenze.
Perché partecipare? perché è l’evento del vino più importante in Italia, tutti gli addetti al settore sono lì, rimane quindi un punto cardine del network che connette cantine e buyer oltre che di professionisti della ristorazione e della sommelierie alla ricerca di nuove proposte.
Personalmente amo il fatto che tra le oltre 4000 cantine si trovino tutte le regioni vitivinicole d’Italia, che non è facile trovare durante il normale arco dell’anno durante gli usuali assaggi, ed è quindi un importante momento di scoperta e di aggiornamento sulle nuove realtà e sui nuovi vini.
Consigli pratici per gestirsi al meglio la giornata
Il primo consiglio è di prendersi almeno 2 giorni di tempo, si può fare in giornata, ma, se si arriva da lontano ed è la prima volta, si rischia tra spostamenti e ambientamento all’interno di perdere tempo utile.
Il secondo consiglio è di sfruttare le varie navette che dalla stazione, allo stadio, ai tanti punti indicati che potrete trovare sul loro sito, vi aiutano a parcheggiare l’eventuale vettura e raggiungere la fiera in maniera agile e veloce (non potendo parcheggiare in zona fiera la propria vettura).
Terzo consiglio avere una lista delle cantine che si vogliono fare (troverete la lista e gli stand sul loro sito) in modo da andare diretti a colpo sicuro, la fiera si estende su 180mila metri quadrati ed è facile rimanere disorientati se non si ha consapevolezza sul dove vogliamo andare.
Quarto consiglio quello di portarsi un panino o di usufruire degli stand interni, possibilmente quelli sul fondo fiera dove si trova generalmente un po’ meno fila, e cercare di andarci o leggermente prima (12:00) o dopo (14:30) gli orari di pranzo così da risparmiare tempo e trovare meno confusione.
Quinto consiglio: scegliete le regioni di cui non è facile trovare i vini, personalmente scelgo spesso Marche, Sardegna, Calabria, Valle d’Aosta, Liguria; insomma regioni che a livello di distribuzione non sono ancora capillari in Toscana o in altre parti e che è sempre bello assaggiare per trovare nuovi vini.
Sesto consiglio: evita negli orari di aperitivo (12:00 o 17:00) le regioni con i vini spumanti, rischi di trovare confusione e perderesti tempo in fila che potresti impiegare per assaggiare altre cantine.
Settimo consiglio: divertitevi e siate in buona compagnia. Il Vinitaly è una fiera per addetti al settore che ha delle vibes uniche che solo in Italia possiamo avere e che è bello respirarle e condividerle assieme ad altri professionisti di settore.
Vi aspettiamo per questo Vinitaly 2024!